domenica 9 maggio 2010

mercoledì 30 settembre 2009

TORNATORE: GLI INSULTI
DEGLI ANIMALISTI SONO
FRUTTO DELL'IGNORANZA

(28 settembre) - "Non ci aspettavamo questo successo. Sono al settimo cielo". Giuseppe Tornatore commenta i dati relativi al primo fine settimana nella sale del suo ultimo film, 'Baaria'. "Il film - ha detto Tornatore guardando i dati d'incasso (oltre 2,1 milioni al botteghino) - e' andato megio di quello che pensavamo. Anche se, nonostante tutto, continuo a sentirmi un artigiano di questo lavoro". In un incontro con la stampa a Firenze, Tornatore rivela un retroscena importante: "Cecchi Gori mi disse che c'erano troppe bandiere rosse e che non sarebbe fregato niente a nessuno di un film del genere - spiega -. E' stata l'unica volta nella mia vita che non ho avuto un riscontro da parte di un produttore". Sul rifiuto di Cecchi Gori, anni fa, di produrre un film di Tornatore, il regista arriva dopo una domanda circa la presenza 'politica' all'interno di "Baaria": "E' un film - soega il regista - che ha una linea politica che cresce progressivamente con lo scorrere delle scene. Era quello che volevo fare. Io ho un ricordo della politica come di una cosa che e' unica con i fatti privati e vengo da generazioni che credevano, da qualunque angolazione ideologica, che la politica potesse migliorare la vita dei cittadini. Un concetto - conclude Tornatore - che oggi e' stato completamente ribaltato".

L'attualita' e' protagonista della conferenza stampa. Soprattutto la polemica con gli ambientalisti per l'uccisione di un animale nel film. Tornatore per la prima volta replica. Ed e' insolitamente violento: "Mi dispiace per quello che e' accaduto. Gli animalisti hanno insultato senza sapere come siano andate le cose - commenta il regista -. E' una scena che non poteva essere evitata e sulla cui importanza soltanto io ho deciso. Eravamo in Tunisia, dove siamo rimasti sei mesi e non, dunque, per evitare la legislazione in materia. Abbiamo provato ad utilizzare effetti speciali, ma non hanno funzionato. Allora mi e' stato suggerito di cercare un mattatoio attivo che fosse adeguato. Lo abbiamo trovato e quella scena e' soltanto cio' che in quel luogo accade quattro, cinque, dieci volte al giorno. In sostanza - conclude Tornatore - abbiamo fatto un documentario camuffato da film di finzione". Altro discorso riguarda la figlia di Sergio Endrigo, Claudia, che nei giorni scorsi aveva criticato Tornatore dicendo che se lei avesse saputo della scena in cui si uccide un animale all'interno del film non avrebbe dato l'autorizzazione ad utilizzare la canzone del padre. "Se potessi tornare indietro, sapendo che le ha provocato un dispiacere, non inserirei la canzone di suo padre nel mio film - commenta Tornatore -. Mi dispiace aver avuto critiche cosi' feroci senza una richiesta di chiarimento. Se avessi la bacchetta magica e potessi, oggi, sostituire quella canzone per alleviare la sofferenza della figlia di Sergio Endrigo, lo farei".
Cinenews Sfoglia l'archivio Indietro "NEW MOON", EDWARD
E BELLA DISERTANO
ROMA FILM FESTIVAL

(28 settembre) - Delusione in vista per i moltissimi fan italiani della saga di "Twilight". Secondo notizie provenienti da Los Angeles riportate, infatti, il 22 ottobre ne' Robert Pattinson ne' Kristen Stewart saranno al Festival di Roma per presentare alcune sequenze in anteprima di "New Moon", l'atteso secondo episodio con la regia Chris Weitz della fortunata saga "Twilight" che uscira' in Italia il 18 novembre. Al posto di Edward e Bella, arriveranno i tre vampiri 'italiani' Cameron Bright, Jamie Campbell Bower and Charlie Bewley, protagonisti della parte di "New Moon" girata nel nostro Paese. Sara' a Roma anche Melissa Rosemberg, la sceneggiatrice sia di "New Moon" che di "Twilight" che assistera' alla lettura di alcune pagine del libro della Meyers. Nel frattempo Bella-Kristen Stewart ed Edward-Robert Pattinson sono gia' impegnati nelle riprese del terzo film, "The Twilight Saga: Eclipse". "New Moon" uscira' in Italia il 18 novembre, anziche' il 20 come era stato annunciato, come anche in Francia e in Spagna dove e' stata autorizzata l'uscita al mercoledi'. I tre Paesi europei anticiperanno gli Usa dove il film arrivera' in sala il 20 novembre.

lunedì 28 settembre 2009

TARANTINO, "BASTARDI SENZA GLORIA" E' IL MIO 'MACARONI COMBAT'

(21 settembre) - Un 'macaroni combat' antinazista. Cosi' Quentin Tarantino definisce "Bastardi senza gloria", il suo nuovo film in uscita in Italia il 2 ottobre in 400 copie (molte sottotitolate per far gustare la recitazione originale, davvero notevole), interpretato da Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Diane Kruger e Melanie Laurent. "Inizialmente volevo fare un film sul genere di quelli che i giapponesi hanno definito 'macaroni combat', un sottogenere dei film di guerra che spopolava in Italia negli anni '70 - spiega il regista, a Roma con Eli Roth e il produttore Lawrence Bender per promuovere la pellicola -. Ero spinto come sempre dalla voglia di sperimentare, di mettermi in gioco. In seguito sono subentrate altre componenti piu' profonde e il mio film ha assunto una connotazione diversa". Tarantino racconta una Seconda guerra mondiale che non e' mai esistita, di un gruppo di ebrei americani agli ordini di un sadico e divertentissimo Brad Pitt dall'aspetto mussoliniano (con tanto di mascella volitiva, faccione ed espressione soddisfatta e un po' ebete) chiamati 'bastardi senza gloria', che seminano il terrore tra i nazisti che occupano la Francia, che uccidono e descalpano le vittime; parla di un 'cacciatore di ebrei' intelligentissimo e diabolico che scova i fuggiaschi usando soprattutto l'acume e di un gruppo dirigente nazista fatto di persone grottesche e sciocche che alla fine vengono tutte uccise - con conseguente fine della dittatura nazista e della guerra - in un cinemino di Parigi. "Quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura non sapevo che sarei andato cosi' lontano dalla verita' storica - ammette Tarantino -. Poi, scrivendo, sono arrivato a un punto in cui la Storia va da un lato e io vado dall'altro.
In realta' sono stati gli stessi personaggi a scrivere la loro storia - aggiunge - e io li ho seguiti. Mi sono detto: i protagonisti non sanno cosa succedera' ne' che ci sono cose che non possono fare. Ed e' cosi' che sono stati proprio i personaggi a decidere il corso degli eventi". In molti hanno detto che "Inglourious Basterds" e' il film della piena maturita' di Tarantino. Ma il regista non e' d'accordo: "Non direi che si possa parlare di maturita' - spiega -. In 17 anni sono andato avanti e indietro nel mio percorso molte volte tra film considerati seri e maturi ed altri meno". Il film di Tarantino non solo rilegge la Storia, ma stravolge la figura stereotipata dell'ebreo, vittima sacrificale e inerme durante il secondo conflitto mondiale.
"In realta' volevo fare un film su un gruppo di uomini che hanno una missione - spiega - come 'Quel maledetto treno blindato' o i 'macaroni combat' italiani. Poi mi sono chiesto: chi sono questi uomini? E mi e' venuta l'idea dei Bastardi. Non ho mai visto prima un'idea del genere e mi e' sembrata fica! Gli ebrei vittime, invece, li ho visti migliaia di volte al cinema". La scelta dei suoi Bastardi e' risultata, come sempre nei suoi film, particolarmente felice. Da Brad Pitt a Christoph Waltz o Eli Roth (l'Orso ebreo che spacca la testa ai nazisti con una mazza da baseball), tutti sembrano essere pienamente a proprio agio in ruoli non semplici. "Io sono uno scrittore e creo i miei personaggi - spiega il cineasta americano - sono un po' i miei bambini e li amo perche' nascono dal nulla. Poi scelgo gli attori pensando a quelli piu' adatti a trasportarli dalla carta allo schermo. Non potrei fare le cose in modo diverso - aggiunge -. Io so tutto del personaggio perche' spesso, quando scrivo, mi trovo a raccontarne le gesta come farebbe un cronista, a seguirlo facendomi trascinare da lui. Poi, quando scelgo l'attore, pretendo che diventi il personaggio e lo faccia suo. A quel punto - conclude - chiedo, chiedo, chiedo!". Dal lontano 1994 quando esplose il fenomeno Tarantino con "Pulp fiction", il regista di Knoxville e' diventato uno dei piu' amati e apprezzati cineasti del mondo. Un successo che non conosce confini e che si spiega scavando nella cultura di Tarantino. "Sono sempre stato come un'aspirapolvere - spiega il regista - ho visto e mi sono nutrito dei film di ogni genere e nazione. Dai B-movie italiani ai film di kung fu, dai giapponesi agli asiatici. Per questo non posso essere considerato un regista americano: io faccio i film per il pianeta Terra. Se prendiamo l'esempio de 'Le iene' (film del 1992, ndr) - spiega ancora - si puo' capire cosa intendo: in Italia e' piaciuto perche' ricorda i noir italiani di Fernando Di Leo, in Francia per Melville, in Giappone per il genere 'yakuza', negli Usa perche' e' tipo 'Goodfellas'. Ho assorbito tutto il cinema mondiale - conclude - e le influenze si avvertono nei miei film, cosa che evidentemente attrae il pubblico".

lunedì 27 aprile 2009

il fiorentino

il fiorentino
Video inviato da lucio0002

recita in dialetto fiorentino, ma forse meglio di dante, si va be, ora vedremo!

martedì 14 aprile 2009

la soir

la soir
Video inviato da lucio0002

poesie in francese